L’imprenditoria sociale è uno dei concetti relativamente nuovo nell’economia e si basa su obiettivi totalmente contrari dall’attuale dominante economia di mercato. In Europa e nel mondo sono conosciuti diversi modelli di regolazione giuridica dell’economia sociale. Per esempio l’Italia, la Finlandia e la Slovenia la regolano con una legge particolare, mentre in gran parte dei paesi è soltanto parte delle vigenti prescrizioni di legge.

L’imprenditoria sociale nella Repubblica di Croazia non è regolata con una legge particolare, ma è integrata nella legislatura positiva.

Il gruppo di lavoro della Strategia di sviluppo dell’imprenditoria sociale nella RC per il periodo 2015-2020 ha accertato 9 criteri di riconoscimento degli imprenditori sociali:

  1. L’imprenditore sociale realizza l’equilibrio degli obiettivi di gestione sociali, ambientali ed economici.
  2. L’imprenditore sociale svolge l’attività di produzione e traffico della merce, offerta di servizi oppure l’attività artistica con la quale si realizza il guadagno sul mercato, che ha l’influenza positiva sull’ambiente, contribuisce al miglioramento dello sviluppo della comunità locale nella società nel complesso.
  3. L’imprenditore sociale crea un nuovo valore e assicura la sostenibilità finanziaria in modo tale da pianificare di realizzare oppure da realizzare almeno il 25% delle entrate annuali in un periodo di tre anni con l’espletamento della propria attività imprenditoriale.
  4. L’imprenditore sociale investe minimo il 75% di guadagno annuale, ossia l’avanzo delle entrate realizzate con l’espletamento della propria attività nella realizzazione e lo sviluppo degli obiettivi di gestione ossia di attività.
  5. L’imprenditore sociale si distingue dall’adesione volontaria e aperta nonché dall’autonomia nella gestione, ossia nell’attività.
  6. La Repubblica di Croazia, l’unità dell’autogoverno locale e territoriale (regionale) oppure l’organismo dell’autorità pubblica non può essere l’unico fondatore dell’imprenditore sociale.
  7. L’imprenditore sociale si distingue per la modalità democratica di deliberazione (la partecipazione degli associati nella gestione trasparente e responsabile), ossia la deliberazione non è legata soltanto alle quote di proprietà oppure ai ruoli dei membri ma comprende anche gli associati principali: i lavoratori, i membri, gli utenti oppure i consumatori nonché le organizzazioni collaboratrici.
  8. L’imprenditore sociale segue e valorizza i propri effetti sociali, economici, ambientali e l’influenza utilizzando i risultati della valutazione nella pianificazione della sua attività futura e tiene conto del suo miglioramento.
  9. L’imprenditore sociale in seguito alla cessazione dell’attività, con i propri atti generali ha definito l’obbligo di trasferire la proprietà del patrimonio rimanente, dopo aver coperto gli obblighi verso i creditori e coperto le perdite dal periodo precedente, ad un altro imprenditore sociale con gli stessi o simili obiettivi di gestione, oppure all’unità dell’autogoverno locale o territoriale (regionale) che la utilizzerà per lo sviluppo dell’imprenditoria sociale.

I principi base dell’imprenditoria sociale:

  1. La gestione socialmente responsabile: la gestione socialmente responsabile rappresenta la parte fondamentale dell’idea dell’imprenditoria sociale. Però, quello che è oggi normale sotto questo concetto nell’ambito della contemporanea economia di mercato è un concetto più stretto di quello inteso sotto responsabilità sociale nelle imprese sociali. Quindi: la gestione socialmente responsabile normalmente rappresenta un gruppo di misure positive oppure politiche che un‘impresa apprende e attua per l’interesse pubblico della comunità nella quale opera. Dobbiamo dire che la responsabilità sociale è un obiettivo per le imprese sociali, mentre per le imprese private con profitto solo un mezzo per aumentare il valore dei propri prodotti e dei servizi sul mercato. Anche se entrambi i tipi di imprese vengono gestiti con il modello del bilancio triplice, il guadagno nelle imprese sociali serve per raggiungere gli obiettivi sociali e ambientali; mentre nelle imprese sociali con profitto gli obiettivi sociali e ambientali servono per aumentare il guadagno. Potremmo dire che il processo produttivo nelle imprese sociali assume un senso economico-sociale nel quale il guadagno è solo un mezzo per raggiungere gli obiettivi sociali e ambientali.
  2. L’economia democratica: l’economia democratica è una parte molto importante e integrante dell’idea dell’imprenditoria sociale fino al punto che molti dei leader teorici dell’imprenditoria sociale prendono l’economia democratica come una delle caratteristiche principali delle imprese sociali: “Si può chiamare impresa sociale l’impresa che è di proprietà dei propri dipendenti e/o membri della comunità locale, guidata ugualmente da obiettivi sociali e commerciali, e gestita insieme su principi democratici. Si tratta del diritto del dipendente di un’impresa di gestirla e di partecipare al guadagno che con il proprio lavoro viene creato nell’impresa. Questo diritto riguarda anche gli acquirenti oppure i fruitori dei servizi dell’impresa che applica i principi dell’economia democratica, e in certi casi anche sui membri della comunità locale che può essere fondatore di un’impresa sociale- in questo caso i membri della comunità locale gestiscono l’impresa, e il suo guadagno si investe nei programmi di sviluppo della stessa comunità.
  3. La democrazia partecipativa: la democrazia partecipativa è una forma diretta di deliberazione nella quale i cittadini partecipano direttamente all’emanazione della delibere, a differenza, o detto in modo migliore come aggiunta di qualità alla forma rappresentativa della democrazia nella quale i cittadini decidono attraverso i rappresentanti politici da loro scelti. Questa forma di prassi democratica si chiama anche democrazia diretta o immediata. Il corso naturale dello sviluppo sociale dovrebbe essere indicato con lo sviluppo della democrazia partecipativa in egual modo nel campo sociale ed economico. In questo senso l’imprenditoria sociale e le imprese sociali sono molto interessanti poiché rivolgono l’approccio classico della gestione di mercato nel principio “il capitale in funzione del lavoro” e contribuiscono al rafforzamento economico e sociale dei membri delle comunità locali. Sembra che le imprese sociali siano le forme necessarie di auto-organizzazione nel campo economico, che nel piano sociale sono rappresentate dalle organizzazioni della società civile e dalle iniziative cittadine. Per questo motivo diventa chiara l’importanza delle imprese sociali e dell’imprenditoria sociale per lo sviluppo generale della società civile e dei rapporti sociali democratici.
  4. Lo sviluppo sostenibile: il ruolo dell’imprenditoria sociale alla luce dello sviluppo sostenibile delle comunità locali, come la sostenibilità della comunità globale e l’ecosistema del pianeta Terra, è molto importante. Lo sviluppo sostenibile è un concetto che indica il concetto contemporaneo di sviluppo che si basa sulla conformazione di tre importanti principi di sviluppo: il progresso tecnologico, la tutela dell’ambiente e la partecipazione dei cittadini alla deliberazione. Quello che bisogna rilevare sul rapporto tra lo sviluppo sostenibile e l’imprenditoria sociale è che con lo sviluppo di nuove forme di deliberazione democratica nel campo economico (e sociale), con la ripartizione decentralizzata e più giusta dei guadagni, il rafforzamento economico e sociale delle comunità sociali, l’uso più responsabile delle risorse naturali, con una maggiore tendenza ad applicare le tecnologie pulite e le fonti rinnovabili di energia, l’imprenditoria sociale contribuisce direttamente allo sviluppo sostenibile.

Rilevato da: L’imprenditoria a servizio della comunità: Raccolta di lavori sull’imprenditoria sociale